Musica, danza, arte e tradizioni culturali dall’India dal 28 febbraio all’ 8 marzo
con la collaborazione dell’Ambasciata dell’India
Imbattersi in centinaia di stimoli diversi, scoprire attorno a noi una nuova società multietnica dalla quale avremo sempre da imparare, regalarsi la possibilità di incontrare, guardare, toccare, assaggiare, leggere, imitare, stupirci e soprattutto conoscere da vicino questo mondo tanto affascinante quanto reale.
Sabato 28 febbraio ore 21.00
Mr. Amitabha Chattapadhaya, first secretary of Indian Embassy, attore e fine dicitore ci guiderà in un incontro con la poesia e la musica del Bengala. Un incontro soprattutto con Rabindranath Tagore lo scrittore, poeta, musicista che nei primi del secolo ricevette il premio Nobel per la letteratura e che ha contribuito alla riscoperta ed alla conservazione di alcune fra le più importanti tradizioni artistiche del Bengala Occidentale. Alle poesie si alterneranno le musiche e le canzoni di un gruppo di artisti bengalesi residenti in Italia per un’immersione in quella parte di mondo che vive sotto le cento braccia della dea madre Kali.
Domenica 1 marzo ore 18.00
MASCHERE ED EMOZIONI D’ORIENTE
con i ragazzi del corso di teatro dell’Associazione Faretra
diretti da Laura Fantini e Sergio Barale
Avvicinarsi in maniera creativa e personale alla cultura orientale, una sfida per i ragazzi (dai 12 ai 16 anni) della Faretra iniziata con la ricerca delle musiche e dei testi, proseguita con la sperimentazione di gesti e movimenti sconosciuti, completata con il lavoro di scelta e costruzione delle maschere, sempre guidati dall’impatto emotivo con la cultura “altra” e conclusa con la rappresentazione di questo viaggio: un cavaliere alla ricerca della Verità viene guidato dall’armonia del suono interiore alla conoscenza degli elementi. Incontrerà l’amore, il potere, la danza e la sua ritualità, la maschera e la sua magia, il Drago detentore del segreto, gli animali ed infine le ombre ultimo accesso verso lo spirito dell’Oriente.
Venerdì 6 marzo ore 21.00
CONCERTO DI MUSICA INDIANA
Luigi Ara (sitar) Diego Mazzoni (tabla)
La musica è dono di Shiva, ogni bellezza udibile è un riflesso della divina bellezza e la musica classica dell’India è chiamata margi sangit, ovvero musica per la salvezza. Legata alla narrazione degli stati d’animo dell’uomo, questa musica è dedicata ai diversi momenti della giornata, alle stagioni. I raga (piccola melodia che cresce e si espande come un fiore che sboccia) ha una sua emozionalità, un suo profumo ed un colore particolare. La sua dimensione non è univoca, ma si presta a miriadi di interpretazioni emozionali che dipendono dalle capacità e dai sentimenti del musicista…
Sabato 7 marzo ore 21.00
DANZA CLASSICA BARATHA NATYAM E KUCHIPUDI
con Verena Klameth
Elegante ed espressiva, legata al sofisticato linguaggio dei gesti (mudra) ed alla pantomima (abinhaya) ricca di valori estetici e di affabulazione, il Baratha Natyam (danza classica dell’India del Sud) è una sorta di preghiera danzata, uno sfavillante dialogo rituale con il divino.
Originaria dell’Andra Pradesh, la danza Kuchipudi è invece un vero e proprio teatro-danza caratterizzata da movimenti e racconti dalla composita drammaturgia i cui temi provengono dalle storie mitiche e religiose. Il Kuchipudi, è una danza erotica, ma sempre pervasa da un tocco di spiritualità sublime.
ATTIVITA’ PERMANENTI
MOSTRE
SAUMYA ANANTHA KRISHNA
Dipinti, collages e sculture
Giovanissima artista (ha 17 anni) figlia di un diplomatico di Mysore, e già cosmopolita (è nata a Santiago del Cile, ha portato avanti i suoi studi artistici in Bangladesh, negli U.S.A., in Tanzania ed ora in Italia) ha elaborato un suo stile assolutamente personale che proviene dal suo entrare in un contatto emozionale con le materie ed i colori.
Il suo lavoro con il collage spazia dalla pop art alle tradizioni etniche del suo paese e di tutti gli altri paesi in cui ha vissuto e dello stesso influsso risente la sua scelta di materiali (stoffa, gusci d’uovo, etc.).
Più intrigata dalla pittura astratta che non dal disegno, Saumya Anantha Krishna predilige i colori decisi che spesso usa nei toni opachi, dal sapore di terra e con tecniche diverse (acquerello, spatola, acrilico, tempera).
L’INDIA DEI CONTRARI
fotografie dall’India di oggi
India paese dei contrasti, paese dei contrari; magma di spiritualità e tradizioni; culla, radice prima, scrigno del pensiero umano che ha poi preso il largo verso ogni dove.
Alcuni fotografi indiani interpretano l’antico ed il nuovo, la tradizione e la contraddizione; la convivenza non sempre facile di religioni ed innovazioni; le donne della nuova India proiettata verso il futuro; i fermenti intellettuali in una mostra che apre all’occidente un nuovo orizzonte.
PROIEZIONI
A richiesta è possibile la visione di film, video e documentari sulle tradizioni, sulla danza, sul teatro e sulla musica indiana messi a disposizione dall’Ambasciata dell’India.
CUCINA INDIANA
Snack dolci e salati e chai (tè indiano) saranno a disposizione del pubblico nel corso degli spettacoli serali. Per il pubblico di “Paesaggi Indiani 3”,inoltre, un trattamento di favore per gustare una cena tipica indiana al Ristorante Himalaya Palace di Circonvallazione Gianicolense, 277.