MARGI THEATRE
UNICA RAPPRESENTAZIONE IN ITALIA
Il Kathakali è una forma di teatro danza (tradizionalmente recitata da soli uomini) che ha origine nell’India del Sud; un’arte unica che rappresenta temi tratti dai grandi poemi epici e dalla mitologia locale.
Nato in Kerala in tempi remoti, il Kathakali (che originariamente era una rappresentazione forte e cruda in cui la danza dominava sull’espressività teatrale ed i costumi erano semplici ed improvvisati come i canti), si è nutrito di tutti gli elementi naturali offerti dall’India del Sud: i paesaggi (che hanno fornito la palette dei colori usati), i dipinti e le sculture (utilizzate come scene), le arti classiche e popolari (le cui opere di legno e di metallo sono tutt’ora la fonte di ispirazione degli ornamenti), i rituali (che sono alla base del concetto di “distruzione del male”, uno dei temi più importanti del Kathakali).
Tutto questo, tessuto assieme alle caratteristiche sociali del Kerala ed ampliato con l’eredità delle arti marziali dei Kalari (mediante la quale gli attori hanno sviluppato la cultura della disciplina di corpo e mente), ha generato una forma teatrale poetica e visionaria nella quale i concetti astratti acquistano forma concreta, diventando familiari e comunicando attraverso movimenti simbolici e stilizzati.
Per raggiungere questa straordinaria forma di espressività, gli attori del Kathakali utilizzano un trucco stilizzato e molto elaborato, dei costumi speciali, uno speciale accompagnamento musicale fatto di cimbali e tamburi ed i “mudra” (gesti delle mani).
Il trucco serve per dimenticare le sembianze umane, per mettere in risalto gli occhi, il volto, le dita e per realizzare un infinito numero di espressioni. Il volto, infatti, rappresenta il campo dell’espressività al quale il trucco aggiunge potenzialità grazie agli occhi rossi allungati e circondati da spesse line e scure, ed alle labbra dipinte di rosso ciliegia che spiccano sull’incarnato verde.
Ogni elemento dei costumi e del trucco è studiato per rendere iperbolici i movimenti degli occhi e del corpo: le ampie gonne a ruota amplificano le caviglie sottili, i campanelli che scendono dal collo dilatano le torsioni del corpo; le unghie d’argento rappresentano i cinque petali del loto ma possono trasformarsi in artigli feroci; il colore rosso che raffigura la passione intensa può trasformarsi in immagine crudele…
La comunicazione fra i personaggi ed il pubblico non avviene attraverso l’espressione vocale, bensì attraverso i gesti delle mani ed i movimenti di occhi e volto. I mudra sono unici nel Kathakali ed assieme a tutti gi altri elementi che caratterizzano l’opera del Kathakali sono contribuiscono a creare nella mente dello spettatore sentimenti, percezioni ed emozioni di tale intensità che difficilmente raggiungibili altrove.
Fino a pochi decenni fa una performance di Kathakali poteva durare anche un mese. Attualmente in India si allestiscono rappresentazioni di una durata massima di 12/15 giorni.
Il gruppo Margi presenta in Europa due delle opere più famose:
“Duryodhana Vadham”, popolare e spettacolare, tratta dal Mahabharata, basata sulle lotte fra i due rami della Famiglia Reale: i 100 fratelli Kaurava usurpatori del trono contro i 5 Pandava che rimasero in esilio lungamente.
“Dakshyagam”, opera anch’essa popolare, piena di colore, con azioni rapide ed emozionanti che narra dell’astio fra Lord Shiva, il dio saggio e distruttore, che tutto può, contro il Re Daksha, orgoglioso ed arrogante che sarà annientato e quindi perdonato da Shiva stesso.
Margi Theatre è uno dei più antichi gruppi di Kathakali del Kerala. Nella loro scuola si sono formati artisti capaci di tramandare questa nobilissima arte. Il loro training prende in considerazione tutti gli elementi fondamentali per la realizzazione di un’opera: testi, movimenti, musica, trucco. Gli artisti si specializzano in un ruolo caratteristico come ad esempio l’eroe, il male, o i ruoli femminili.
Gli artisti che partecipano al tour europeo sono 10 fra musicisti ed attori.
Il Kathakali è una forma di teatro danza (tradizionalmente recitata da soli uomini) che ha origine nell’India del Sud; un’arte unica che rappresenta temi tratti dai grandi poemi epici e dalla mitologia locale.
Nato in Kerala in tempi remoti, il Kathakali (che originariamente era una rappresentazione forte e cruda in cui la danza dominava sull’espressività teatrale ed i costumi erano semplici ed improvvisati come i canti), si è nutrito di tutti gli elementi naturali offerti dall’India del Sud: i paesaggi (che hanno fornito la palette dei colori usati), i dipinti e le sculture (utilizzate come scene), le arti classiche e popolari (le cui opere di legno e di metallo sono tutt’ora la fonte di ispirazione degli ornamenti), i rituali (che sono alla base del concetto di “distruzione del male”, uno dei temi più importanti del Kathakali).
Tutto questo, tessuto assieme alle caratteristiche sociali del Kerala ed ampliato con l’eredità delle arti marziali dei Kalari (mediante la quale gli attori hanno sviluppato la cultura della disciplina di corpo e mente), ha generato una forma teatrale poetica e visionaria nella quale i concetti astratti acquistano forma concreta, diventando familiari e comunicando attraverso movimenti simbolici e stilizzati.
Per raggiungere questa straordinaria forma di espressività, gli attori del Kathakali utilizzano un trucco stilizzato e molto elaborato, dei costumi speciali, uno speciale accompagnamento musicale fatto di cimbali e tamburi ed i “mudra” (gesti delle mani).
Il trucco serve per dimenticare le sembianze umane, per mettere in risalto gli occhi, il volto, le dita e per realizzare un infinito numero di espressioni. Il volto, infatti, rappresenta il campo dell’espressività al quale il trucco aggiunge potenzialità grazie agli occhi rossi allungati e circondati da spesse line e scure, ed alle labbra dipinte di rosso ciliegia che spiccano sull’incarnato verde.
Ogni elemento dei costumi e del trucco è studiato per rendere iperbolici i movimenti degli occhi e del corpo: le ampie gonne a ruota amplificano le caviglie sottili, i campanelli che scendono dal collo dilatano le torsioni del corpo; le unghie d’argento rappresentano i cinque petali del loto ma possono trasformarsi in artigli feroci; il colore rosso che raffigura la passione intensa può trasformarsi in immagine crudele…
La comunicazione fra i personaggi ed il pubblico non avviene attraverso l’espressione vocale, bensì attraverso i gesti delle mani ed i movimenti di occhi e volto. I mudra sono unici nel Kathakali ed assieme a tutti gi altri elementi che caratterizzano l’opera del Kathakali sono contribuiscono a creare nella mente dello spettatore sentimenti, percezioni ed emozioni di tale intensità che difficilmente raggiungibili altrove.
Fino a pochi decenni fa una performance di Kathakali poteva durare anche un mese. Attualmente in India si allestiscono rappresentazioni di una durata massima di 12/15 giorni.
Il gruppo Margi presenta in Europa due delle opere più famose:
“Duryodhana Vadham”, popolare e spettacolare, tratta dal Mahabharata, basata sulle lotte fra i due rami della Famiglia Reale: i 100 fratelli Kaurava usurpatori del trono contro i 5 Pandava che rimasero in esilio lungamente.
“Dakshyagam”, opera anch’essa popolare, piena di colore, con azioni rapide ed emozionanti che narra dell’astio fra Lord Shiva, il dio saggio e distruttore, che tutto può, contro il Re Daksha, orgoglioso ed arrogante che sarà annientato e quindi perdonato da Shiva stesso.
Margi Theatre è uno dei più antichi gruppi di Kathakali del Kerala. Nella loro scuola si sono formati artisti capaci di tramandare questa nobilissima arte. Il loro training prende in considerazione tutti gli elementi fondamentali per la realizzazione di un’opera: testi, movimenti, musica, trucco. Gli artisti si specializzano in un ruolo caratteristico come ad esempio l’eroe, il male, o i ruoli femminili.
Gli artisti che partecipano al tour europeo sono 10 fra musicisti ed attori.