Quindici anni. Tre lustri che hanno visto passare per le antiche strade di Carpineto Romano una Rassegna ( la più antica in Italia) dedicata alla musica, al teatro ed all’arte di strada, che ogni estate ha coinvolto il pubblico in incontri emozionanti e rigeneranti. Una rassegna che ha inoltre contribuito al recupero e alla valorizzazione del centro storico (dove convivono oltre mille anni di storia ed arte medievale, rinascimentale, barocca e moderna), con le sue piazzette, gli antichi monumenti, i suoi scorci suggestivi, i famosi portali e le numerose epigrafi.
Quest’anno dal 24 al 26 agosto il Centro Storico di Carpineto Romano si mostra nel suo splendore grazie alla ristrutturazione delle pavimentazioni e alla valorizzazione degli angoli più interessanti, nonché alla creazione di un auditorium coperto e sotterraneo di grande valore culturale.
E come il borgo anche il Festival, si veste a nuovo e –pur rimanendo legato alle manifestazioni estive ed alla celebrazione del Palio – assume una nuova forma artistico-estetica dedicando l’edizione al teatro ed alla musica popolare ed alle forme di racconto sia tradizionale, sia di ricerca.
Il progetto che il Direttore Artistico Ivan Vincenzo Cozzi, che da tre anni cura la manifestazione ed il Sindaco Emilio Cacciotti (che prosegue l’opera di apertura all’arte ed alla salvaguardia delle tradizioni iniziata dal suo predecessore Quirino Briganti) intendono perseguire è quello di affinare sempre di più l’unicità di questo incontro nato e pensato per Carpineto, quale luogo ideale per la performance, scenario unico in cui l’idea, trasformata in gesto, suono, narrazione o spettacolo trova la sua ragione di esistere, si integra e prende la forma di quello specifico luogo, in quel determinato momento.
Saranno ospiti della XV Edizione gruppi di musica popolare italiana, cantastorie come Franco Trincale e narratori di grande tradizione, performances di teatro e arti visive ed i tradizionali e vitali buskers invitati ad un concorso “free”.
Ospite straordinario della manifestazione sarà Ascanio Celestini, attore, scrittore, narratore e mascheraio.
Diversi e prestigiosi anche gli ospiti del panorama internazionale tra i quali The Old Bench, duo musicale di Manola Colangeli e Franco Fosca e, i Viruta y Sudor, gruppo argentino di burattinai, clown e musicisti che da sempre porta il teatro nelle zone afflitte dalla guerra, facendo delle tradizioni dei diversi paesi l’oggetto delle proprie performances.
Ogni sera nelle strade, nelle piazzette, sui sagrati, nei giardini del centro storico prendono forma le performances di artisti di diverso genere, mentre le taverne aperte lungo il percorso, ospiteranno nei loro pressi musica dal vivo e balli popolari. E’ prevista inoltre una sezione pomeridiana dedicata ai bambini con spettacoli di teatro ragazzi, burattini etc.
Saranno proposti, inoltre, alcuni seminari dedicati agli strumenti musicali popolari (tamburo a cornice, organetto, etc.) ed alle danze e, incontri sull’arte della narrazione. Apre il ciclo di incontri Ascanio Celestini, protagonista con Sandro Portelli del seminario “Cultura popolare, trasmissione orale e oralità oggi”.
Scopo del Festival è quello di presentare la cultura del popolare nel suo repertorio musicale e teatrale per favorire al massimo la partecipazione del pubblico e allo stesso tempo diventare punto di incontro, luogo di dibattito e scambio di idee per gli artisti che partecipano come protagonisti o come ospiti alla rassegna.