Per un teatro di liberazione

L’attore costruisce i propri mattoni mettendo assieme il suo lavoro, la tradizione (che rappresenta l’origine comune) e la sua stessa presenza fisica e mentale. Ma, per organizzare questi tre elementi e renderli dinamici, l’attore ha bisogno di apprendere alcune tecniche. L’allenamento cambia gli scopi ed i bisogni ed il corpo. Allenarsi significa uscire fuori dai principi teorici che limitano la libertà e costringono a lavorare in un’unica direzione. L’esercizio permette di essere presenti fisicamente e mentalmente: con l’esercizio l’attore realizza la sua presenza, si rende capace di destare le energie dello spettatore e, finalmente può rappresentare.” (Eugenio Barba)

Mediante un metodo di training dinamico che racchiude in sé gli elementi delle tecniche del “terzo teatro” (Grotowski, Odin Teatret) e del teatro politico (Living Theatre), della biomeccanica di Mejer’hold, del metodo (Actor’s Studio), del teatro orientale e del tai chi chuan, Ivan Vincenzo Cozzi, propone un lavoro modulare, volto ad attivare la creatività e a mettere in luce la sensibilità individuale degli allievi.

Il fine è quello di sviluppare la capacità di individuare la propria (personale) metodologia del processo creativo, nonché di fornire gli strumenti per una visone da molteplici prospettive

Il progetto si divide in tre fasi distinte e collegate fra loro in modo da approcciare tre diverse condizioni del lavoro creativo dell’attore

  • Pre espressività teatrale (lavoro fisico, lavoro con l’oggetto, etc.) finalizzato alla realizzazione di spettacoli di strada.
  • Interpretazione e recitazione finalizzato alla realizzazione di uno spettacolo.
  • Ricerca e drammaturgia sul tema del sogno e sull’identità finalizzato alla realizzazione di uno spettacolo tratto dal romanzo Il Marinaio di Fernando Pessoa

Nel corso dei tre anni verranno fornite le basi del lavoro dell’attore, che porteranno alla formazione di attori professionisti ed alla realizzazione di alcuni spettacoli di teatro sia in strada, sia su palco.

Il lavoro sarà integrato dall’acquisizione di altre tecniche grazie all’ incontro con i maestri di altre arti e discipline che verranno proposte nel corso dell’anno

Le necessità di un attore sono:

  • allenamento fisico costante e finalizzato a consentire all’attore di riconoscere ed utilizzare la ricchezza espressiva del corpo e della voce, che sono gli strumenti essenziali per il lavoro teatrale (training fisico, vocale, lavoro con gli oggetti, improvvisazione etc.) . L’attore deve, infatti tendere a raggiungere la massima intensità espressiva che gli permetta di vivere l’ atto teatrale nella sua organicità, ponendolo nella condizione di creare il suo spazio attraverso la propria presenza.
    approccio, conoscenza ed approfondimento del linguaggio teatrale e dei suoi principi comuni alle diverse discipline, tradizioni e culture (teatro classico, occidentale, orientale, mimo, danza, circo, etc.), attraverso lo studio dei diversi metodi ed esercizi fondamentali del lavoro dell’attore (elaborazione del personaggio). La creatività va esercitata, affinata, accudita ed alimentata; gli esercizi hanno lo scopo di preparare all’ improvvisazione individuale e collettiva ed alla creazione di scene teatrali.

Il corso di formazione si compone di quattro fasi fondamentali:

  • training fisico: preparazione del corpo; lavoro nello spazio (modellare l’energia nello spazio e nelle direzioni); acrobatica (verticali, capriole, ruote, etc.)comunicazione attraverso il gesto (osservazione ed imitazione); l’improvvisazione gestuale; il valore teatrale del gesto; lavoro con l’oggetto (l’accessorio, il costume, la maschera, i trampoli, etc). Il fine: la liberazione del gesto e del movimento della voce e di se stessi.
  • training vocale: i risuonatori; l’emissione della voce in sincronia con il movimento; l’immaginazione vocale; il canto (respirazione, pronuncia ed articolazione), la musica, il ritmo la parola. Dizione, articolazione e impostazione della voce.
  • ricerca, studio e drammatizzazione di un’opera teatrale: ricerca sul testo originale e su altri testi. Approfondimento del linguaggio teatrale nelle sue differenti forme e discipline. Analisi del testo decodificare azioni, movimenti, intenzioni, significati, accadimenti, ritmi. Studio dei personaggi; tecniche di immaginazione, identificazione improvvisazione. La composizione dello spettacolo.
  • allestimento e rappresentazione di uno spettacolo: in quest’ultima fase saranno organizzati gruppi di lavoro con compiti specifici (attori, scenografi, costumisti, tecnici, etc).

Parola chiave: Fiducia

Azioni guida: Scegliere il lavoro – Abbandonarsi al lavoro – Accettare di essere guidati

Pensiero guida: Non esiste “l’errore” – Esiste la responsabilità delle scelte e la capacità di condividerle

Finalità primarie: recupero della memoria fisica e dell’immaginazione di ognuno e del gruppo – scoperta e acquisizione degli strumenti necessari al lavoro dell’attore, alla costruzione del personaggio alla strutturazione della propria presenza scenica

Risultato: un attore capace di realizzare una creazione collettiva.

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