Dall’inizio di febbraio abbiamo cominciato una nuova avventura.
I laboratori presso il Centro Diurno S.e.Ne.C.A all’Infernetto, uno dei quartieri periferici di Roma a poche centinaia di metri dal mare.
Il progetto, voluto dal Municipio XIII, ha come scopo di offrire un servizio polifunzionale ai ragazzi preadolescenti e adolescenti; un centro diurno per la socializzazione, l’ aggregazione, e per dare modo ai giovanissimi del quartiere e dei quartieri limitrofi, di partecipare alla vita sociale e culturale sul territorio.
Il Centro è ospitato nei locali di una casa protetta dove vivono famiglie con problematiche di relazione e la maggior parte dei ragazzi che lo frequentano sono proprio gli ospiti della casa.
I laboratori che stiamo portando avanti sono: teatro, musica, fotografia, informatica, pittura e costruzioni.
I ragazzi che al momento frequentano i laboratori sono nove, ai quali se ne stanno aggiungendo altri settimana dopo settimana.
Ve li presentiamo:
Michele, Roxana, Loredana e Alin sono fratelli e vengono dalla Romania, Gabriele, Romolo, Marco e Sara sono romani, la biondissima Tayisiya viene dalla Russia.
Ognuno di loro ha la possibilità di scegliere di frequentare da uno a quattro laboratori.
I più gettonati sono quello di Informatica, di Teatro, di Musica e di Pittura.
In particolare il laboratorio di Musica lavora sulle percussioni giapponesi, i taiko la cui tecnica mette in gioco l’intero corpo partendo dal solo movimento delle braccia fino ad arrivare a coinvolgere i muscoli delle spalle, delle gambe e perfino l’uso degli addominali.
Per fare questo i ragazzi si sono costruiti dei tamburi con i contenitori dell’acqua usati nei distributori automatici e delle mazze ed hanno iniziato con lo swinging, un lavoro molto utile (e divertente) per lo scioglimento dei polsi; poi seguendo le sillabe del ritmo, hanno cominciato a suonare.
Il laboratorio di pittura ha una grande produzione.
A cominciare dai modelli di Roxana, una vera patita della moda che non solo disegna (soprattutto abiti da sposa), ma arricchisce i suoi disegni anche con collages di trine, tulle e nastri.
Ma anche tutti gli altri, grazie al lavoro basato sulla sperimentazione di diverse tecniche (disegno a carboncino o pastello, frottage, stampa di monotipi a gouache, pittura a gouache o acquerello, collage, incisione in linoleum e stampa, e a.) cominciano ad avere i sensi aperti, ad entrare nella gioia del processo, e soprattutto a pacificarsi.
Ma dove davvero i ragazzi danno il meglio è nel laboratorio di informatica. Una vera passione.
E fra giochi di abilità, sfide, e bambole da vestire esplode tutta la loro capacità di nativi digitali.
Hanno creato un blog, imparato le basi per il ritocco delle immagini con photoshop e adesso stanno iniziando a creare il videogioco del loro gruppo: hanno inventato i personaggi, abbozzato una storia, cercato degli avatar.
Marco, che sa usare il programma di creazione dei giochi sta cominciando a sperimentare i movimenti.
Non sarà facile, la pazienza sfugge.
Ma l’avventura è appena cominciata.