Tornano in scena con un cast parzialmente cambiato e con un nuovo obiettivo, quello di creare un nuovo spettacolo più dinamico, modulare, pronto per affrontare spazi diversi, progettato per arrivare ad essere itinerante.
Dunque il 17 settembre all’Anfiteatro di Via Luigi Bombicci a Pietralata, nell’ambito della rassegna Agorà dell’Estate Romana 2017 e successivamente, il 20 settembre, al Teatro Biblioteca del Quarticciolo (che ci ha visto debuttare lo scorso anno) metteremo in scena una sorta di studio, con ancora l’impostazione classica, ma con meno città, più snello e adattabile.
Il progetto è uno spettacolo che sia una sorta di cerniera fra l’impostazione classica e quella più innovativa, che si possa aprire e chiudere a seconda degli spazi e delle motivazioni.
Il testo ce ne offre lo spunto. Ogni Città cambia a seconda dell’occhio di chi la guarda. Ogni viaggiatore vede la sua città, l’immaginario è stimolato dal linguaggio, dalla scrittura aperta, ma capace di richiudersi su un aggettivo che corrisponde ad un gesto; su un’enfasi che corrisponde ad un’azione…
Tutto questo fa de Le Città Invisibili di Italo Calvino una miniera di possibilità, un crogiuolo di esperienze e di sensazioni da mettere insieme, far crescere e condividere con gli spettatori.
In questo settembre vi mostreremo una prima tappa, destinata a cambiare ancora, ma che continuerà a portarvi in un viaggio di parola e di immagini attraverso il quale mettere assieme “pezzo a pezzo la città perfetta, fatta di frammenti mescolati col resto, d’istanti separati da intervalli, di segnali che uno manda senza sapere chi potrà raccoglierli“.
E, come chiede Marco Polo al Kan, congedandosi, anche voi spettatori non crediate mai che si possa smettere di cercarla. Forse mentre noi parliamo lei sta affiorando oltre qualche confine…