Prosegue il progetto de Le Città Invisibili

Torniamo in scena dal 10 al 15 aprile 2018. Torniamo in scena perché Le Città Invisibili è un progetto in continua evoluzione. Va oltre la scrittura di Calvino di cui abbiamo parlato diffusamente nei post precedenti, è fatto delle intuizioni registiche, degli apporti attoriali, del modificarsi di trucchi e costumi, del comporsi delle scenografie.

Pian piano, inoltre, si evolverà per diventare itinerante. Già quest’anno, complice la forma di Ar.Ma Teatro dove siamo stati ospiti per il concorso del DOIT Festival, abbiamo cominciato a rendere ravvicinato e reale l’incontro di Kublai Kan con il pubblico.

Sono cambiate due attrici ed il lavoro ostinato e luminoso che hanno fatto ha dato dei risultati concreti.

Anche per il Kan nuovi movimenti, nuove relazioni e poi due nuove città: Eutropia, la città fatta di infinite altre città che si popolano quando si è stanchi della propria vita e Irene la città che si può solo immaginare e della quale non si può parlare o forse della quale si parla sempre e soltanto…

Dal 10 al 15 aprile saremo di nuovo in scena a Sala Uno Teatro, lì dove “i giardini di magnolie” e la grande terrazza di Kublai Kan prendono una forma antica come le arcate antiche di Roma.

Venerdì 6 aprile alle 17.30 lo spettacolo verrà presentato alla Biblioteca Penazzato di Roma con regista e attori della compagnia e Fabrizio Scrivano (Professore di Letteratura Italiana dell’Università di Perugia), autore di Calvino e i corpi, Morlacchi editore.

Sarà un anticipo di viaggio, con le tre Marco Polo che ci narreranno alcune delle città.

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