I tempi di Lanterna Rossa e Anodos Teatro
Era il 1972 quando nel quartiere romano del Quadraro, nacque la libreria e biblioteca popolare dell’Associazione Lanterna Rossa.

Al Quadraro è stata fatta buona parte della storia popolare recente di Roma: è stato luogo della Resistenza, luogo dell’immigrazione dalle regioni più povere prima e dal sud del mondo dopo.
Il luogo dove s’erano radunati gli sfollati fuggiti dalle zone dei fronti di guerra, gli antifascisti.
Lì, e in genere in tutta Cinecittà, Lanterna Rossa è diventata molto presto un centro di aggregazione politica, un punto di riferimento culturale dove oltre a circolare libri di ogni tipo, si producevano trasmissioni radiofoniche e si realizzavano incontri e scambi con il quartiere. Fu persino ideato un gruppo di acquisto di prodotti alimentari naturali ed autoprodotti, un’idea davvero pioneristica a guardarla con le abitudini di oggi…
Nel 1979, all’interno dell’ Associazione nasce un gruppo teatrale, Auto Teatro Lanterna Rossa che inizia le sue attività proponendo un laboratorio teatrale autogestito, un esperimento di formazione professionale caratterizzata da un’apertura allo sviluppo creativo utilizzando pratiche di lavoro attive e consapevoli come, ad esempio, la sperimentazione di tecniche allora semisconosciute o all’avanguardia (bioenergetica, tai chi chuan, eutonia, tecniche di rilassamento, massaggi, etc.).
In questo periodo Lanterna Rossa incontra alcuni gruppi teatrali di grande rilevanza, primo fra tutti il Living Theatre che con Lanterna Rossa (laboratori, scambi, biomeccanica, Artaud, etc…) ha condiviso gli ultimi anni della sua permanenza romana e il Gruppo Teatro Onze di Losanna.
È di questo periodo la prima realizzazione teatrale di Lanterna Rossa: Amore ed energie contro la peste: visioni di rivoluzione, uno spettacolo che fa sì che l’Auto Teatro Lanterna Rossa si caratterizzi come gruppo di teatro di strada con precisi contenuti politici.
Auto Teatro partecipa, poi, alla realizzazione dello spettacolo Six Publics Acts del Living Theatre, ma il vero cambiamento di qualità e di creatività arriva con l’incontro con i gruppi del Terzo Teatro ed in particolare con Iben Nagel Rasmussen dell’Odin Teatret.