Il Teatro sospeso e le parole

È il momento di elaborare una ripartenza. Una ripartenza, che non sia solo nostra, ma che prenda un po’ in considerazione tutte le problematiche del Teatro. Una ripartenza che sia di collaborazione, nella quale provare a cambiare la visione che, finora, ha tenuto i teatranti in un “distanziamento sociale” antelitteram, fatto di diffidenza e chiusura anche quando dichiarava di essere aperto.

Stiamo organizzando dei progetti, ma sentiamo la necessità di raccogliere anche i sogni e i desideri di molti: delle piccole compagnie, delle associazioni, di chi ha lo stesso immaginario e lo stesso scopo.

Si tratta di sperimentare, provare, trovare soluzioni e di metterle in pratica provando a vedere se funzioneranno, provando anche se si pensa che non lo faranno. Perché solo scegliendo una direzione possiamo decidere di cambiarla.

Per questo vogliamo cominciare proponendo, per il 23 aprile Giornata Mondiale del Libro, dei video nei quali leggeremo dei testi teatrali o che abbiano a che vedere con il Teatro.
È un modo per incrociare i generi e ricordare che il teatro è solo dal vivo (il resto è qualche altra cosa, certo, ma non Teatro), mentre le parole arrivano ovunque e in ogni modo.

Brunella Petrini da “Le Città Invisibili” di Italo Calvino legge “Irene”.visibili” di Italo Calvino legge “Irene”.
Elena Stabile legge il prologo da “L’arte della commedia” di Eduardo De Filippo.
Brunella Petrini da “Le Città Invisibili” di Italo Calvino legge “Eufemia”
Antonia Masulli Matera legge un brano da “Songs of Revolution” di Julian Beck.
Brunella Petrini da “Le Città Invisibili” di Italo Calvino legge “Sofronia”

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