Dovete sapere che Largo Gaetana Agnesi è una finestra spalancata sul Colosseo, sempre meta di innumerevoli gruppi di turisti; la mattina meeting point di chi ha la prenotazione per la visita, luogo di ritrovo di guide turistiche e dei ragazzi che fanno il business delle radiogude; il pomeriggio “muretto” dei giovanissimi delle comunità nordafricane con i loro sballi, la loro musica trap sparata dalle casse bluetooth, oppure punto di arrivo di manifestazioni per i diritti di popoli anche sconosciuti.
Sempre e comunque balconata per selfie con sfondo dell’antichità più conosciuta e gettonata dell’intero pianeta.
Dice il Municipio che noi costituiamo un presidio di riqualificazione, ma fare giochi per bambini, laboratori, perfino concerti e teatro qui diventa una sfida.
Una sfida alla sporcizia che si accumula nonostante l’AMA cerchi di pulire; una sfida all’attenzione fra migliaia di esseri umani distratti dai loro pensieri; una sfida alla comunicazione perché nonostante locandine, pieghevoli, annunci sui social, ricerca dei gruppi di quartiere, etc., resta molto è difficile raggiungere chi davvero vorrebbe esserci…
Ma a noi le sfide piacciono tantissimo e, anche se ogni giorno c’è qualche cosa che va dove vuole lei e non dove dovrebbe andare, noi ci siamo e impariamo a lavorare meglio. Capiamo dai nostri sbagli, progettiamo di dare il meglio a chi guarda, agli spettatori, agli abitanti.
Spesso ci riusciamo.
Vorremmo, anche solo per qualche ora, sconfiggere la rassegnazione nei confronti delle istituzioni, degli altri, del proprio stato che si legge sempre più spesso negli occhi delle persone.
Noi, arrivati quasi a Natale, continuiamo fino al 6 gennaio prossimo.
Continuiamo in questo percorso pieno di luci, ombre e visioni brillanti, con la certezza che la qualità delle proposte possa essere più forte della diffidenza e dell’indifferenza davanti a questo Colosseo che riesce a rendere tutto straordinario e commovente…





















































Grazie del tuo entusiasmo! Siamo d’accordissimo. Basta vedere che novità rappresentano per i bambini questi giochi.
Non dicono più di annoiarsi (che spesso è un denominatore comune anche dei più piccoli) ma si sperimentano senza la minima paura. Anzi con molta più intelligenza di quella che potevamo avere noi (un po’ più ingenui…)
Strepitosa idea,bravissimi!! Credo che coinvolgere i bambini nei giochi antichi sia un divertimento sano ,giocare a campana,il tiro della corda ,nascondino,sono stati i primi giochi ,e che dovrebbero tornare per la salvezza della sanità mentale.Basta con questi cellulari alienanti .!!!🤗