Argillateatri

Benvenuti!
Nel 2006 Argillateatri, a pochi mesi dalla chiusura del suo spazio “fisico”, apre questo spazio virtuale dedicato al teatro.
Teatro di movimento, sperimentale, di ricerca, politico, in strada. Performances.

Ma anche schegge di arte, di letteratura, musica, di tutto quello che crediamo sia cultura.

Qui troverete la nostra storia, alcune foto, le schede degli spettacoli, il Festival “Per le Antiche Strade”… insomma, circa cinquant’anni di storia.
Storia dello spettacolo, storia di Roma e non solo, storia di decine di paesi in Italia e qualcuno anche nel mondo.

Abbiamo conosciuto persone splendide che sono diventate famose, abbiamo formato attori, abbiamo offerto opportunità alel piccole Compagnie, siamo stati il punto di riferimento della cultura dell’India a Roma.

E con queste parole vi apriamo le porte.

“Il nostro teatro è trasformazione: un percorso vitale e duttile, una costruzione in perenne mutamento, sorprendente e visionario destinato a lasciare tracce. Da oltre 30 anni portiamo sulle scene e nelle piazze storie, favole, realtà, ricordi e meraviglie.
Dovunque usiamo tecniche magiche: trampoli per diventare giganti, parole per trasformare la realtà, giocolerie per ingannare gli occhi, maschere per diventare altri, gesti e movimenti per addomesticare lo spazio, canti per rapire i pensieri, bandiere per catturare i venti, fuoco per illuminare le notti e profezie per dominare il futuro…
Siamo stati nei paesi arroccati sulle montagne, in quelli adagiati sulla riva del mare, nelle grandi città e nelle campagne. Abbiamo rappresentato nelle piazze, per le strade, nei vicoli stretti, nei quartieri dimenticati e sulle spiagge, come nei grandi palazzi, sui sagrati delle cattedrali, nei giardini o fra le macerie dei terremoti… Siamo entrati nelle case ospitali a bere vino buono, abbiamo regalato fiori e sorrisi, abbiamo divertito i bambini e scherzato con i nonni; abbiamo cantato le canzoni delle nostre e delle vostre radici e raccontato storie.
E raccontiamo sempre, raccontiamo per far scoprire a chi guarda e a chi ascolta, qualcosa che esiste: favole, paure, immagini, linguaggi diversi, realtà quotidiana, disagi, opinioni, culture, solidarietà…”

Entrate!

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