Per le Antiche Strade XVII Busker&Performer Festival

0 loc carpi 06Da tutta Italia, ma anche dall’India, dalla Danimarca, dall’Inghilterra e dal resto d’Europa acrobati, giocolieri, clown, funamboli del corpo e della parola, poeti, cantastorie, musicisti, danzatori, pittori, mangiafuoco… è una festa multicolore e senza confini di arti e culture ad animare il centro storico di Carpineto Romano dal 24 al 27 agosto con la diciassettesima edizione del Buskers & Performers Festival – Per le antiche strade. Appuntamento fisso per il popolo nomade degli artisti di strada, che ogni anno arrivano da ogni parte del mondo con sempre nuove invenzioni e magie, quello di Carpineto, ideato nel 1990 da Vincenzo Cozzi che ne è tuttora direttore artistico, è il festival internazionale di arte di strada più antico del Lazio e il più importante del Centro-Sud.

L’edizione 2006 è dedicata all’India, da dove giungono frammenti preziosi di culture e tradizioni del grande paese asiatico con Verena Klameth, danzatrice di Baratha Natyam (danza classica dell’India del Sud, dialogo rituale con il divino) e Kuchipudi (danza erotica con un tocco di spiritualità), eseguite sui bordi di un grande piatto di ottone.

Molto particolare l’incontro con la scultrice danese Shola Birgitt Starp che con il progetto Corpus Con-Sensus promette di realizzare in strada un calco del busto nudo a uomini e donne di ogni età, purché volontari.

L’apertura del Festival è affidata a ArgillaTeatri che con Esercizi di libertà, diretto da Vincenzo Cozzi, presenta un viaggio poetico attraverso immagini, musica e parole, in una struttura di metallo alta cinque metri, sulle tracce di una partitura fisica acrobatica. Sempre in ambito teatrale, in programma le due Pulcinella della compagnia Opera Prima che segue i canovacci della commedia dell’arte e i cuntastorie del Teatro Minimo di Messina. E poi, mimo, clownerie e microfachirismo con l’inglese Jessica Birtwhistle in una storia magica e surreale.

Non manca a Carpineto l’avanguardia storica dei musicisti di strada, i veri buskers: Gli sbronzi di Riace, infaticabile duo romagnolo, una sorta di Otto & Barnelli della canzone di lotta, Franco Fosca con gli Old Bench, militanti della prima ora della musica di strada e fondatori della prima associazione di categoria, e i Base One con Toni Formichella e Roberto Raciti, noti e apprezzati jazzisti. Ma anche il trio Lazy&Crazy che ricrea le sonorità antiche e acustiche delle radio anni Trenta. E di Carpineto sono i due gruppi di musica popolare Scacciapensieri e Popularia.

E ci saranno L’angelo del fuoco, Maurizio Cappai, entrato nel Guinness dei Primati con il record di camminata proprio a Carpineto, gli stornellatori livornesi del Teatro Trabagai protagonisti di baruffe coniugali e piccanti messe in musica, il fuoco notturno e gli equilibri sui trampoli di Silvia Cozzi, l’Elogio dell’assenza del performer Fulgor C. Silvi, l’installazione pittorica Trasparenze nel buongiorno di Tonia Copertino, le sospensioni e i tessuti aerei di Valeria Zurlo. E ancora il trapezista Riccardo Strano, i giocolieri acrobati Kanclown, i clown poetici di Circo Cercasi e quelli esplosivi di Circo Squilibrato e le coreografie acrobatiche della compagnia 4Quarti.

Spazio anche ai pittori, con i dipinti del  carpinetano Orlando Gonnella, alle mostre fotografiche, come quella di Ivan Meacci (il primo fotoreporter a scattare immagini dei guerriglieri di Arafat negli anni Settanta), e agli artisti/artigiani, con incontri e laboratori tenuti dagli stessi artisti.

Per la prima volta, il festival apre anche alla letteratura con la Giornata delle scritture di strada, occasione per invitare chiunque abbia qualcosa da dire a esprimersi subito, tracciando parole su lenzuola, specchi rotti, vecchie tegole e altro materiale di strada.

Ancora più ampia, rispetto al passato, la partecipazione da tutta Europa al Free Festival – Premio Vincenzo Vindice, riservato agli artisti di strada che lavorano sull’innovazione e la sperimentazione, ma aperto anche a interventi improvvisati di passanti e abitanti del paese.

Da giovedì 24 agosto alla notte di sabato 26, i percorsi del Festival nel centro storico sono occasione per scoprire le peculiarità architettoniche, paesaggistiche e, perché no, gastronomiche di Carpineto, dove convivono oltre mille anni di storia e arte medievale, rinascimentale, barocca e moderna fra piazzette, salite, antichi monumenti, famosi portali e originalissime epigrafi.

Fino alla mattina di domenica 27, quando gli artisti saluteranno Carpineto con uno spettacolo collettivo e il profano lascia spazio al sacro della tradizionale processione di S. Agostino.

Per le Antiche Strade XVI Busker&Performer Festival

PER LE ANTICHE STRADE®
XVI BUSKERS & PERFORMERS FESTIVAL
CARPINETO ROMANO – 20 – 26 agosto 2005
Cartolina.inddIl Buskers & Performers Festival di Carpineto Romano è il festival di teatro in strada più antico dell’Italia centrale ed anche il più importante, almeno se si guardano con attenzione le differenti ed articolate proposte artistiche.
Un festival vivo, frizzante, capace di creare un evento unico nel suo genere.E tutto questo lo dobbiamo soprattutto agli artisti, artisti di tutto il mondo che, ancora una volta, hanno dimostrato la loro sensibilità nell’intuire la proposta culturale e nell’adesione massima al progetto artistico, alla valorizzazione del centro storico di Carpineto Romano in cui si svolgono le iniziative ed al confronto con gli abitanti e con il pubblico che ogni sera interviene lasciandosi incantare e trasportare dal magico spettacolo offerto.

Artisti partecipanti

MUSICA

PEPPE BARRA
Ospite straordinario della XVI edizione del Buskers & Performers Festival il grande attore e cantante napoletano Peppe Barra.

peppebarra01Interprete magistrale di canzoni e tammurriate, di liriche teatrali e poesie, Barra compone in un unico affresco sonoro, melodico e ritmato, gli echi del passato e i moderni ritmi del Mediterraneo. Conoscitore e attento ricercatore della tradizione popolare, Peppe Barra si dimostra particolarmente abile nella “fusione” fra i generi.
Nei suoi spettacoli il repertorio spazia da Paisiello a Mozart, da Cimarosa a Peter Gabriel, da brani suoi a Bocca di rosa a Barcarola. Una contaminazione tra passato e futuro, tra opera buffa e canzone moderna, tra musica rock e musica barocca: un viaggio musicale affascinante e senza confini che Barra racconta con un’ironia e un sarcasmo tutto partenopeo.

CONCERTO DI MUSICA TRADIZIONALE E MUSICA BAUL DALL’INDIA
KALIPADA PAKHI ADHIKARI e AMIN KHAN (India)
Kalipada Adhikary Pakhi, musica baul IndiaLa musica popolare indiana  è multiforme. Basata su un sistema di scale dalle diverse tonalità, ha origine nei culti delle molteplici divinità indiane e spesso interpreta sentimenti, dolori, lotte e privazioni della gente comune. Fra le innumerevoli tradizioni quella dei BAUL del Bengala è uno dei più interessanti rappresentanti, racchiude nella musica e nella vita dei musicisti stessi l’essenza di un pensiero mistico antichissimo. Cantori nomadi, menestrelli erranti, i “Folli di Dio”, come sono chiamati nel loro paese, sono infatti musici, poeti, danzatori che cantano poemi di rara bellezza, e storie vere. I canti sono dedicati alla divinità che risiede nel cuore di ogni uomo, sgorgano dal profondo delle loro anime ed hanno una ritualità che si esprime nei gesti, nei movimenti. Nel concerto le musiche Baul si alterneranno a musiche tradizionali bengalesi antiche e moderne.

THE OLD BENCH (country)
Manola Colangeli, Franco Fosca e Felice Zaccheo

Immancabili ed attesissimi al Festival di Carpineto per il duo che dal 1990 propone musica country e da ballo di piazza oltre a cover ed altri generi popolari, riscontrando da allora un grande successo di pubblico e …d’artista. Sono infatti numerose le collaborazioni che hanno portato gli Old Bench sui palchi di interpreti e artisti del mondo dello spettacolo e della musica, quali Paolo Rossi, Roberto Ciotti, Statuto, Gang ed in collaborazione con il violinista Ruben Chaviano, hanno realizzato l’album dal titolo “AMERICANFOLK – Canzoni dell’America profonda”.
Gli Old Bench, ai quali quest’anno si aggiunge il violino di Felice Zaccheo vantano un repertorio che spazia dalle ballads e dai traditionals di fine ‘800 / inizio ‘900, ai giganti del folk revival degli anni ’60 e ’70 (Dylan, la Baez, Neil Young ed altri), passando per la felice stagione del folk militante degli anni ’30 / ‘40 (Pete Seeger, Ledbelly e, soprattutto, il grande Woody Guthrie), sempre con un occhio di riguardo alla canzone impegnata.

SKYBLUES
Max Bizzarri (voce e chitarra), Igor Sevriev (basso), Giuditta Santori (batteria)

Sky Blues è un trio che propone in strada un repertorio di pezzi originali e standard blues (R. Jhonson, J. Reed, E. James, etc.) e Rock soprattutto hendrixiano che crea, nei loro spettacoli, atmosfere psichedeliche tipiche degli anni ’60. Un mondo di di suoni elettrici e di ritmi travolgenti.

LUCA FAGGELLA CANTA PIERO CIAMPI
luca faggella – eugene (pianoforte) – mamo (basso acustico) – giulio “geko” caneponi (batteria)

Una versione infuocata di “Le carte in regola” e la verità è che Piero Ciampi è ancora al cuore della musica di Luca, nonostante la svolta noise, dell’album “Fetish”, le chitarre elettriche e basso e batteria pulsanti, il mare di synth. Piero Ciampi poeta vero vivo e sensibile. Faggella vive le canzoni di Ciampi come proprie, le fa sue con i gesti, con i movimenti e i brevi e surreali monologhi. Ritmo è  incalzante, ritmi e sonorità popolari (“il Vino”), raffinate e ricche di citazioni jazz e contemporanee (“Livorno”, “Sporca estate”).
Lo spettacolo inizia con il volo poetico (e alcolico) di Icaro-Dioniso e termina con una impossibile cena sulle stelle, e un affettuoso e irriverente Adius. Dal cielo al cielo. In mezzo la terra, i sentimenti, la quotidianità, le domande su una fede possibile o impossibile, Don Chisciotte e altre storie e emozioni.

I CERCHI MAGICI
Maurizio Francisci

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Un’attività teatrale e musicale alternativa alla musica di consumo allo scopo di far conoscere alle nuove generazioni le tradizioni popolari italiane attraverso l’uso di strumenti quali fisarmonica, violino, contrabbasso, mandolino, mandola, chitarre, flauti, percussioni etniche …
Il lavoro, ideato dal maestro Maurizio Francisci, si articola su momenti di ricerca, di elaborazione e di riproposta musicale,unita all’espressività popolare, al gesto e alla teatralità, che hanno i loro progenitori nella Commedia dell’Arte.
Particolare attenzione è stata rivolta all’espressione artistica della tradizione romana: poesie, sonetti, tarantelle, saltarelli serenate e canzoni.
Il gruppo nasce alla fine del 2003 dall’incontro del maestro Francisci con alcuni alunni di spiccato talento all’interno della Scuola E. Bettini situata nel popolare quartiere romano di Testaccio.

TERRAMARIS

2005 - Terramaris

Oltre che la combinazione sonora di diversi musicisti, è un viaggio musicale che tocca idealmente le terre baciate dal Mediterraneo.
Come i confini politici anche le culture sono sempre più a contatto e la nostra pacifica curiosità per i vicini è irrefrenabile. Dove l’uomo divide, la musica unisce.
Questo è possibile grazie al nostro legame indissolubile con il mare, il caldo, il ballo, comuni denominatori tra le varie culture del Mediterraneo. Abbiamo visitato fisicamente e artisticamente Grecia, Turchia, Yugoslavia, Marocco, Francia, Salento, Campania, Calabria e ora proponiamo con i nostri tamburi, con le nostre voci, con la nostra armonia, un progetto acustico, che raccoglie i colori tipici di queste culture e li riunisce.
Il Gruppo introdurrà lo spettacolo di Peppe Barra.

TEATRO E DANZA

ARGILLATEATRI
“IL MARINAIO” da F. Pessoa
con Valentina Fioretti, Nela Lucic, Martina Spalova Martinetti, Doriana Diani
Regia Ivan Vincenzo Cozzi

2005 - Il Marinaio

Tre donne attendono l’alba in una veglia funebre dell’amica morta. All’alba scompariranno e, dunque, per credersi reali e  poter affermare di aver davvero vissuto, nella lunga veglia si racconteranno l’un l’altra una storia intessuta dei loro sogni. E’ la storia del Marinaio che, naufragato su un’isola deserta, a sua volta sogna un passato ed una Terra d’origine che non ha mai avuto…”
Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni afferma Prospero nella Tempesta di Shakespeare. Ma di che materia son dunque fatti questi sogni?  Le tre donne di Pessoa, narrando,  introducono alla possibile soluzione de significato dell’esperienza più soggettiva e irrepetibile che esista, trasmissibile solo attraverso la mediazione delle parole che usiamo  per raccontarlo e quindi inscindibilmente legato alla poesia.

CO/STELL/AZIONE
Hal Yamanouchi (Giappone) e Vincenzo Caciolo
Hal Yamanouchi

2005 - Hal Yamanouchi

La poesia del movimento: una performance dove la forza vitale del gesto, la sua origine all’interno del magma energetico del corpo, diventa spettacolo.
Utilizzando il corpo come strumento primario, maschere, argilla, cascami di costumi ed altri segni forti, si arriva ad una creazione unica, pensata per scaturire dal luogo in cui viene rappresentata ed in esso inserirsi in un continuo uscir fuori e ritornare. Come un percorso quotidiano dell’anima.

TEATRO MINIMO DI MESSINA
I FABULARI
Giuseppe Luciani  e Donatella La Macchia

2005 - Giuseppe Luciani

Mimi giullareschi, cunti, e arlecchinate costituiscono il repertorio dello spettacolo, si tratta di diversi modi teatrali attraverso cui si è espressa la cultura popolare, con tutta la sua carica di sarcasmo e poesia, e dunque si vedranno agire sul palco le figure del cuntastorie, del giullare in quanto mimo, dello zanni primordiale, che racconteranno storie di oggi e della tradizione dal loro particolare punto di vista.
Giuseppe Luciani (attore regista scrittore e cuntastorie)  e Donatella La Macchia (attrice e cuntastorie) rappresentano commedie all’improvviso usando l’arte del racconto popolare (mimo giullaresco, cunto) e la maschera (zanni, serva).
Attori e cuntastorie, siciliani, dal ’94 si dedicano allo studio del teatro popolare, organizzando e rappresentando spettacoli e performances per il recupero di centri storici e per la valorizzazione dei luoghi della memoria.
Conducono laboratori e stages sul territorio con particolare attenzione a quartieri, situazioni a rischio e soggetti svantagiati; per l’educazione al teatro e la divulgazione della cultura popolare propongono, nelle scuole, spettacoli ed attività di pratica teatrale.

PAPERE A SPASSO
Assunta Lanzafame

Una cantante lirica con il suo bel vestito e la sua potente voce prova a cantare convinta di essere in un grande teatro ma viene continuamente disturbata da pennuti invadenti che scoprirà di avere dentro il vestito. Alla fine dei vari ed esilaranti battibecchi, trabocchetti e combattimenti, Lo strano condominio troverà un’ accordo e tutti insieme collaboreranno a realizzare un gran concerto.

LO SCEMO FILIBERTO
Assunta Lanzafame

Filiberto è un personaggio curioso e stravagante che viene soprannominato lo scemo perché crede nelle streghe e negli incantesimi. Un giorno, durante una passeggiata nel bosco, Filiberto incontra la figlia del Re che disperata racconta come il suo amato principe fosse stato tramutato in un uccello da una malefica strega. Filiberto decide di aiutarla e grazie all’intervento di un mago riesce a sciogliere l’incantesimo. L’avventura dà a Filiberto fama di uomo coraggioso ed astuto e tutti gli abitanti lo coprono di regali e di auguri per una vita lunga e felice.

AKKUARIA
“ISIS”
Spettacolo di Danza Orientale con Danila
Isis, danza araba
Una serie di coreografie e quadri legati da un unico filo conduttore, Iside e i culti dell’Egitto Antico, passando attraverso i riti dedicati alla Dea, alla magia e al mistero che da sempre l’accompagnano.
I quadri dello spettacolo sono legati da una voce narrante fuori campo che ci porta per mano lungo le vie del Nilo, alla ricerca del mito e della divinità:
I quadri coreografici:
Cerimoniale a Iside – Danza delle Candele – Danza del Serpente – Harem

OPERA PRIMA
POLICENELLA E COVIELLO AMBASCIATORI DELL’ARTE
con Tiziana Battisti ed Agnese Chiara D’Apuzzo

Servi compari  e compagni di sventura Policenella e Coviello due poveri commedianti, girovagano per i paesi e per le piazze alla ricerca di un po’ di cibo. I due si professano ambasciatori dell’Arte  chiamati dalle  autorità per feste banchetti ed inaugurazioni  e chi più ne ha più ne metta. In realtà i poverini non vengono accolti mai da nessuno, nonostante i richiami e gli strombazzi dei loro improbabili strumenti musicali, e si ritrovano smarriti per strada fra la gente. I due iniziano così a raccontare i loro viaggi disperati in giro per il mondo e, coinvolgendo il pubblico ed improvvisando con loro danno vita a situazioni comiche ed irresistibili.
Policenella e Coviello sono fra le maschere più rappresentative della Commedia dell’Arte di areameridionale. Gli spettatori riscoprono l’antica tradizione attraverso l’abilità della recitazione all’improvviso , il codice energico, la maschera di cuoio. Le trovate esilaranti, i lazzi, gli intrecci comici, l’interazione con gli spettatori rendono lo spettacolo adattabile a qualsiasi tipo di pubblico.

Napiens Napiens (Spagna)
“Paura tremenda”

Il volto di un clown racchiude la tristezza e l’allegria, la speranza e la disperazione, armonia di tragedia e commedia”, dice la saggezza indiana.
E la paura? Un sentimento che non si può raccontare né toccare. Si può vedere riflessa nel volto di un pagliaccio? E’ quello che vogliamo scoprire mettendo due pagliacci nel tunnel del terrore!
Avrai il coraggio di venire con noi?

TEATRO INSTABILE DI AOSTA
“LA NUOVA ERA”
TEATRO INSTABILE

2005 - Teatro Instabile Aosta

Utilizzando le tecniche più interessanti e tradizionali del teatro gestuale e di movimento, il Teatro Instabile racconta storie in più quadri: dalla Vita di Galileo di B. Brecht, (violenti dislocato della realtà, liberi e giocosi, i buffoni si muovono in branco, in un groviglio di gobbe, pance deformi e sguardi taglienti, attraversando lo spazio a ritmi inquietanti come  le composizio di un quadro dipinto da Goya o da Brugel), ad una satira che vede intrecciarsi la vita di Cristo a personaggi Shakespeariani in un delirio di musiche ed immagini. Utilizza il mimo e la danza per un lavoro di pura espressività corporea per poi scoprire la parola e la drammaturgia.

TULLIA, PUTTANA E SIGNORA
di e con Ilaria Marinelli

Tullia é la donna che amò il pittore Caravaggio e che fu la sua musa ispiratrice posando per alcune delle sue più celebri tele.
Lo spettacolo é scritto sotto forma di monologo : in esso la protagonista parla di sé e della sua vita di fronte ad un tribunale immaginario.
Esordisce parlando della vita da puttana: del ruolo che questa ti conferisce nella Roma del sedicesimo secolo, ma anche, e soprattutto, delle ripercussioni che ” il mestiere” ha sull’anima e sullo spirito di una donna che, alla fine, vuole amare e vivere come tutte le altre. Per questo che, dopo aver citato i suoi amanti più famosi, quelli che l’hanno saputa rendere la grande cortigiana nel contesto della Roma del tempo, Tullia nominerà Caravaggio. E’ lui l’unico uomo ad averla amata veramente; é lui l’unico in grado, pur senza titoli, ricchezza e onorificenze, ad averla saputa valorizzare non solo sulle tele: ma innanzitutto nell’anima, nel cuore, nel suo spirito e nella sua essenza di creatura e di donna innamorata.

AKKUARIA
FANDANGO SPETTACOLO DI FLAMENCO
con Lorena Coppola
FANDANGO

Le danze di corteggiamento hanno origini antichissime e si ritrovano presso molti popoli e in tutte le epoche. La loro caratteristica fondamentale, sotto il profilo tecnico_estetico, è rappresentata dalla dimostrazione di forza che il cavaliere deve dare, in vari modi, alla donna corteggiata. La particolarità del fandango è data, al contrario, da un originale cocktail di  grazia e sensualità. G. Gavina definisce il fandango “la più rinomata e lasciva di tutte le danze spagnole. E’ un’ondata di passione e di voluttà, che prorompe dai moti ardenti dei ballerini; sembra quasi l’apoteosi della grazia, dell’agilità,dell’amore, è un linguaggio muto, pieno di fuoco, che si traduce in atti non sempre pudichi.”

SEZIONE FREE

RENE’ Y SANBASILIO (Spagna)
“EL CONYUGE VOLADOR”

Una storia tragicomica sulla vita coniugale, utilizzando la giocoleria, la danza, e la tecnica nella quale gli attori si sono specializzati, l’equilibrio acrobatico.

SOGNO DI UN CIRCO IN UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
con Inti Carlodalatri

Un mimo, una storia d’amore, un ballo, un grande sogno, questi sono i temi su cui si articola un numero tra illusione e realta: ai confini del circo, della pantomima e del mimodramma esiste qualcosa…

SILVIA COZZI
“NOTTE DI FUOCO”
Uno spettacolo di grande effetto dove si alternano coinvolgenti numeri di fuoco: dalle catene alle corde, dal mangiafuoco alla magica performance ad occhi bendati…

INCANTASTORIE
Incantastorie è una favola di un percorso attraverso  vari aspetti della realtà, la storia di un viaggio, la storia di chi, mosso dalla curiosità, intraprende il percorso affascinante ed imprevedibile della conoscenza. È anche la storia di chi impara attraverso le suggestioni, le emozioni e i sogni, di chi si arricchisce ascoltando e di chi impara raccontando a sua volta. Sono storie nella storia, storie in-cantate di personaggi che il suono incontra su ciascuno degli otto pianeti che visita, un lampionaio, un re buffo, l’uomo di latta, un sovrano avido, una Giraffa, un fiore, la luna…

CIRCO BULULU (Spagna)

bululu

Attraverso gli occhi di due innamorati tutto si trasforma: le clave diventano fiori ed un salto mortale può diventare una dimostrazione di felicità.

ATTIVA…MENTE
Creazioni di palloncini, truccabimbi… Sculture piccole e giganti, allestimenti con palloncini, trasformazioni dei bimbi in feroci felini, allere farfalle, piccole giocolerie… e dulcis in fundo il Mercatino degli Strummi, tradizionali trottole di legno lavorate a mano e decorate.

I NANI ROSSI
L’incontro e il successivo innamoramento di due personaggi narrato con l’utilizzo delle tecniche del teatro circense: acrobatica, acro-porter, giocoleria e tessuti aerei.

MARIVELAS (Cuba)
“CAMPER WOOD”

Un intervento effettuato con un camper preparato alla rovescia.
Gli spettatori entreranno nel camper preparato a sala teatrale. Una volta seduti, le luci si spegneranno e assisteranno a uno spettacolo attuato con la tecnica delle luci di wood.

ARTI VISIVE
BUIO DI ABU GHRAIB

Installazione d’arte di Roberto Campagna
Il pendolo della storia.
La gabbia  oscilla,indica il protrarsi del tempo, con i suoi ricorsi. Di scene orribili causate dall’uomo su l’uomo, documentate o no, ce ne sono state.
Nel terzo millennio si sperava di storicizzare tali eventi; ma si dovrà ancora documentare  per non dimenticare. Conflitti secolari tra oriente ed occidente. Lo scontro continua, ma per quali fini ?
Ieri per il potere, oggi per il potere modernizzato.

PIU’ ORO NON SI PUO’
Progetto per una performance di arti visive per Carpineto di Federico Cozzucoli

Creare un coinvolgimento della cittadinanza tutta di Carpineto Romano, cercando di collocare l’opera nel tessuto urbano dell’antico borgo, chiedendo la collaborazione di chi annualmente partecipa alla realizzazione del Pallio della Carriera, in modo da inserirsi nella tradizione degli antichi artisti di strada, pur nella contemporaneità del proprio linguaggio artistico.
La mattina del primo giorno del Buskers e Performers Festival, accompagnato da due tamburini ed u5 banditore del pallio, con i loro costumi, l’artista Federico i una larga camicia bianca e di larghi pantaloni neri, i piedi scalzi e una bisaccia con dentro gli strumenti del mestiere, percorrerà le strade di Carpineto invitando i cittadini a portargli un vecchio indumento, che verrà dipinto di color oro e poi riconsegnato agli stessi, per essere steso insieme ai panni che abitualmente sventolano a quasi ogni finestra delle abitazioni dell’antico borgo.
Nei giorni precedenti verrà esposto nei luoghi pubblici del paese un volantino con le parole che saranno pronunciate in seguito dal banditore.

GAME OVER
Installazione di Barbara Abaterusso
Performance di Aldo Cerasuolo con audio di Mimmo Armeno

Spazi,  non-luoghi, zone di transito come le strade, le “sale d’aspetto” delle stazioni. Cartoni e buste di plastica quali elementi, uniche proprietà consentite, che caratterizzano temporaneamente tali spazi. I soli arredi permessi nei luoghi di transito e di veloce consumo di soste a tempo determinato.
L’azione performativa dell’opera consiste nel ripercorrere questi momenti transitori in un determinato arco di tempo, dove il barbone “sosta” disponendo e apparecchiando le sue “appendici”, i cartoni per recare un conforto minimo alla sua sosta, così le buste di vestiti che sono anche utili e essenziali per distendersi, e consumare quel riposo momentaneo, breve interruzione di un cammino senza meta.
Un’opera dai contenuti “forti”, che contrasta il caleidoscopico mondo dei linguaggi puramente visivi, con un messaggio di ampia portata che allude a una possibili e estensione del ruolo dei fuori-gioco a un’umanità sempre più consistente nel numero.

NONONO
Videoinstallazione di William Nessuno con Silvia Mazzotta

NONONO
“Video NO NO NO. Nello spazio vuoto della hall l’uomo scalpita per ore (è un video ad anello) urlando NO NO NO! Come un bambino che non vuole rinunciare alla sua rabbia. O come chi rifiuta di mangiare dicendo: il prosciutto non esiste, il cucchiaio non esiste, la tavola non esiste. Il suo viso non si vede quasi mai perché come tutti i denigratori ha occhi perennemente rivolti a terra. Ogni tanto alza lo sguardo, immobile, con la bocca aperta:  che la smetta, che sia per stramazzare? Ma no, ricomincia da capo NO NO NO!”
Magico diniego, visione strampalata di tutte le nostre rabbie rimosse. Che sollievo guardarlo per un’ora! (…)” – Jean Baudrillard – Cool Memories

ORLANDO GONNELLA
Dipinti, sculture, arti decorative

Pittore, scultore e ceramista ha prodotto innumerevoli opere conservate in collezioni pubbliche e private. In particolare le sue targhe e le sculture bronzee ornano Carpineto Romano dove l’artista è nato e lavora, dedicandosi in questi ultimi tempi alla decorazione ed al restauro di Chiese ed architetture diverse.
Gonnella ha esposto in molte Gallerie italiane ed in gran parte del mondo (Siria, Grecia, Belgio, Singapore…)

PUNTI DI FORZA
Installazione di Ignazio Merendino

La scelta di un’installazione profondamente autentica, tanto di arrivare alla capacità primitiva di riconoscere significati forti negli atti e nei semplici gesti che accompagnano l’esistenza.
La scelta  di ristabilire un rapporto vero, profondo con le emozioni in un percorso iniziatico che parte da un filo giallo, colore simbolo dell’energia solare, avvolge, “cuce” ed incatena le case e  le strade legando le une alle altre.
Una poesia che usa le leggi della fisica in cui forze misteriose e primordiali contrastano la tendenza al “crollo” dei valori.

SEBASTIANO GRASSO
Estemporanea di pittura

2005 - Sebastiano Grasso

Per le Antiche Strade XV Busker&Performer Festival

locandinajpgQuindici anni. Tre lustri che hanno visto passare per le antiche strade di Carpineto Romano una Rassegna ( la più antica in Italia) dedicata alla musica, al teatro ed all’arte di strada, che ogni estate ha coinvolto il pubblico in incontri emozionanti e rigeneranti. Una rassegna che ha inoltre contribuito al recupero e alla valorizzazione del centro storico (dove convivono oltre mille anni di storia ed arte medievale, rinascimentale, barocca e moderna), con le sue piazzette, gli antichi monumenti, i suoi scorci suggestivi,  i famosi portali e le numerose epigrafi.

Quest’anno dal 24 al 26 agosto il Centro Storico di Carpineto Romano si mostra nel suo splendore grazie alla ristrutturazione delle pavimentazioni e alla valorizzazione degli angoli più interessanti, nonché alla creazione di un auditorium coperto e sotterraneo di grande valore culturale.

E come il borgo anche il Festival, si veste a nuovo e –pur rimanendo legato alle manifestazioni estive ed alla celebrazione del Palio – assume una nuova forma artistico-estetica dedicando l’edizione al teatro ed alla musica popolare ed alle forme di racconto sia tradizionale, sia di ricerca.

Il progetto che il Direttore Artistico Ivan Vincenzo Cozzi, che da tre anni cura la manifestazione ed il Sindaco Emilio Cacciotti (che prosegue l’opera di apertura all’arte ed alla salvaguardia delle tradizioni iniziata dal suo predecessore Quirino Briganti)  intendono perseguire è quello di affinare sempre di più l’unicità di questo incontro nato e pensato per Carpineto, quale luogo ideale per la performance, scenario unico in cui l’idea, trasformata in gesto, suono, narrazione o spettacolo trova la sua ragione di esistere, si integra e prende la forma di quello specifico luogo, in quel determinato momento.

Saranno ospiti della XV Edizione gruppi di musica popolare italiana, cantastorie come Franco Trincale e narratori di grande tradizione, performances di teatro e arti visive ed i tradizionali e vitali buskers invitati ad un concorso “free”.

Ospite straordinario della manifestazione sarà Ascanio Celestini, attore, scrittore, narratore e mascheraio.

Diversi e prestigiosi anche gli ospiti del panorama internazionale tra i quali The Old Bench, duo musicale di Manola Colangeli e Franco Fosca e, i Viruta y Sudor, gruppo argentino di burattinai, clown e musicisti che da sempre porta il teatro nelle zone afflitte dalla guerra, facendo delle tradizioni dei diversi paesi l’oggetto delle proprie performances.

Ogni sera nelle strade, nelle piazzette, sui sagrati, nei giardini del centro storico prendono forma le performances di artisti di diverso genere, mentre le taverne aperte lungo il percorso, ospiteranno nei loro pressi musica dal vivo e balli popolari. E’ prevista inoltre una sezione pomeridiana dedicata ai bambini con spettacoli di teatro ragazzi, burattini etc.

Saranno proposti, inoltre, alcuni seminari dedicati agli strumenti musicali popolari (tamburo a cornice, organetto, etc.) ed alle danze e, incontri sull’arte della narrazione. Apre il ciclo di incontri Ascanio Celestini, protagonista con Sandro Portelli del seminario “Cultura popolare, trasmissione orale e oralità oggi”.

Scopo del Festival è quello di presentare la cultura del popolare nel suo repertorio musicale e teatrale per favorire al massimo la partecipazione del pubblico e allo stesso tempo diventare punto di incontro, luogo di dibattito e scambio di idee per gli artisti che partecipano come protagonisti o come ospiti alla rassegna.

 

Per le Antiche Strade XIV Busker&Performer Festival

PER LE ANTICHE STRADE®
XIV BUSKERS & PERFORMERS FESTIVAL
CARPINETO ROMANO – 24 e 25 agosto 2003

locandina carpineto03

L’obiettivo primario del Festival è quello della comunicazione e dello scambio di esperienze fra gli artisti e fra questi ed il pubblico nel rispetto e nella valorizzazione della storia e della struttura dell’ ambiente che lo ospita.
E’ necessario trovare una forma di resistenza nella pace e nella libertà di espressione, attraverso la creazione.
E’ necessario trovare il modo di dare voce e visibilità a di tutte le forme d’arte reali ed immediate e rivoluzionarie: siamo ancora in tempo.

Gli Artisti partecipanti

MUSICA

THE OLD BENCH (country)
Manola Colangeli e Franco Fosca
Il duo di Manola Colangeli e Franco Fosca nato nel 1990 che propone musica country e da ballo di piazza oltre a cover ed altri generi popolari.
Gli Old Bench hanno suonato con gruppi ed artisti singoli come Paolo Rossi, Roberto Ciotti,Statuto, Gang, e realizzato, in collaborazione con il violinista Ruben Chaviano, un CD dal titolo “AMERICANFOLK – Canzoni dell’America profonda.

LUPPOLI VOLANTI
(folk irlandese ed internazionale)
Marco Testasecca e Stefano Rocci
Musica irlandese e musica folk internazionale da ascoltare e da danzare.

GET BACK! (Fifties, Sixties and More…)
Max & Francesco Morini Voci e Chitarre, Euro Bennati Percussioni
Due chitarre e due voci affiatatissime accompagnate dalle percussioni di Euro Bennati che passano ininterrottamente da Simon&Garfunkel ad Elvis, dai Beatles a Jerry Lee Lewis, dai Classici della Motown ai Rolling Stones e a Bob Dylan, in uno show assolutamente esplosivo e da non perdere.

EX NOVECENTO
Un gruppo musicale romano composto da sette elementi che intendono fondere i percorsi individuali di ciascuno coniugando canzone d’autore contraddizione popolare, sperimentazione e jazz.

LA PIROCCOLA
Prende il nome dal termine dialettale molisano che indica il bastone rustico e molto nodoso, ricavato dal ramo di un albero, usato generalmente dai pastori.Questa compagnia è un ensemble di muscisti provenienti da varie formazioni musicali ormai da anni radicate sul territoro pontino (Canti Briganti, Il Circolo) e nell’alta Valle dell’Aniene. Il Repertorio spazia dalle tradizioni musicali strettamente laziali per approdare, come in un immaginario viaggio sonoro, ad atmosfere tipiche del meridione, con particolare attenzione ai canti rituali (Pizziche tarantate, Pizziche d’amore, Tammurriate, Tarantelle, Moresche.

TEATRO

TEATRO ARATRO
“Animale vagante “
di e con F. Cerboni

Immaginazioni di una vita da comandante, da capobranco, si  direbbe di un animale. Un atto teatrale che ripercorre frammenti della vita di un uomo e del fallimento della politica in cui credeva, anzi, da questa veniva arrestato e condannato. La ricerca della verità, della personalità, del pensiero, della sua discesa verso la morte. Il racconto, è  sempre visto dalla parte esterna a lui, quella distaccata, quella a lui contrapposta per cultura, classe sociale, coscienza politica.

FRANCESCA SPURIO
“LE CARTE DELL’AMORE”

In ogni carta c’è scritta una poesia… poeti di tutto il mondo. Scegliete una carta pensando alla persona che è nel vostro cuore… il testo trovato altro non è che il messaggio poetico che v’invia la vostra persona del cuore.

VIRUTA Y SUDOR – Argentina
“STORIE DEL BOSCO” in difesa dei boschi andini e della Patagonia
Violeta Bergero e Jorge Leibiker
(burattinai, clown e musicisti)
Il bosco è in pericolo, la Bestia vuole divorarlo, i folletti e le creature magiche chiedono aiuto. Viruta y Sudor sono chiamati ad intraprendere un’avventura magica…
Duo di burattinai, clown e musicisti argentini. Portano da sempre il loro teatro nelle zone che soffrono per guerre ingiuste. L’Argentina sta d’offrendo la maggiore crisi finanziaria e politica di tutti i tempi. Anche questa è una guerra, anche se solo economica: disoccupazione, crisi della produzione, della salute, dell’educazione; bambini e vecchi che muoiono per la mancanza di assistenza. Viruta y Sudor con i loro spettacoli intendono portare gioia e riflessione. Dare la possibilità di affrontare la crisi in maniera diversa.

KALARIAPAYATTU (India)
Ajith Kumar e Promod Kumar

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Il Kalarippayattu èun’antichissima arte marziale risalente a più di quattromila anni fa, che si è sviluppata nella parte meridionale dell’India, nello Stato del Kerala. La tecnica consiste in differenti e complessi tipi di passi che prestano speciale attenzione al rapido movimento delle gambe, delle ginocchia e dello sguardo. Include combattimenti a mani nude oppure con coltelli, bastoni, scudi e spade ed uno straordinario ed emozionante lavoro acrobatico con il fuoco (oltre 10 giochi diversi)
Il Kalarippayattu è stato definito “madre di tutte le arti marziali” in quanto racchiude in sé le caratteristiche di base poi riprese, fra gli altri, dal Karate, dal Kung-fu e da Tai Chi Chuan.

ARGILLATEATRI
“LUCI DEL CIRCO”

flic e floc2 edit
Enzo Cozzi, Silvia Cozzi, Valentina Cannizzaro, Nino Mallia, Chiara Pedone e gli artisti indiani di Kalaripayattu Ajith Kumar e Promod Kumar
Acrobati, giocolieri, Birillo il cavallo sapiente, la domatrice di serpenti, funamboli, pagliacci, grandi sfere colorate per equilibrismi poetici, animali feroci …  Ma ci saranno davvero? Oppure un contrattempo imprevedibile ha confuso tutto? E i due pagliacci, Flick e Flock, ne sanno qualcosa?
“Ed ecco a voi il più grande spettacolo del mondo!” annuncia il Direttore…mentre inizia il fantastico susseguirsi di gag, numeri comici e giocolerie, che evocano la brillante e magica atmosfera del Circo del nostro immaginario.

COMPAGNIA PETIT SOLEIL
“HAPPENING NOTTURNO”

2slider-300x117 (1)La compagnia teatrale Petit Soleil è nata nove anni fa, con sedi a Trieste e a Londra, sotto l’unica guida del nostro direttore artistico Aldo Vivoda  (teatro comico-gestuale e Théatre du Soleil, diretto da Ariane Mnouchkine). Arriva quest’anno a Carpineto Romano dopo varie tournée nei festival teatrali ad Avignone, Parigi, Londra, Edimburgo, Bruxelles, Colonia, le coste nord e sud della Spagna, i vari busker’s festival italiani… buffoni e fantasmi, nuovi nomadi a portare col pizzico di fantasia che il teatro ti concede, quell’attimo bizzarro dove tutti diventano bambini. Ridere non disturba nessuno ma disturbati dal ridere reagiamo intensamente.

NINO MALLIA (mimo)
“Ninomimoninò”

Una performance di mimo classico e romantico; un’infinità di mistero, di energia e di consapevolezza…

ARTI VISIVE

LISA AMBROSINI (installazione)
“TOTEM”

CLAUDIO CANTELMI
(installazione)

STREGAx

“STREGA FAT(T)A SIRENA”
Tre streghe, lamine dorate, un po’ fate, un po’ sirene, raccolte attorno ad un calderone che è pure un’immensa sfera di cristallo dove scorgere un futuro lontano quando tutto si anima in fantastiche visioni notturne.

Per le Antiche Strade XIII° Busker&Performer Festival

carpilogo2Giunta alla 13° edizione, la rassegna degli artisti di strada di Carpineto, si colloca – per longevità – fra le più antiche che si svolgono in Italia. Lo spirito con cui nacque ha portato a spostare l’attenzione sul centro storico, sulle sue bellezze sugli scorci incantevoli d’impianto medievale e rinascimentale e sulla sua riqualificazione. Una sfida che -come sottolinea il Sindaco Quirino Briganti- a distanza di tredici anni continua più rinnovata che mai.

Carpineto, nel corso di questi tredici anni è stato un paese entusiasta ed ospitale ed in questo 13° anniversario, si realizza l’intento (grazie alla volontà del Comune di Carpineto di rafforzare il suo obiettivo) di proseguire e di ampliare il progetto nella programmazione e nella durata.

Organizzato per la prima volta sotto la direzione artistica di Vincenzo Cozzi (Argillateatri) con il nome di Per le Antiche Strade, il Festival prevede due giorni di festa (25 e 26 agosto 2002) nei quali sarà realizzato un percorso ispirato e destinato a Carpineto le cui peculiarità architettoniche, paesaggistiche, storiche, etc., saranno messe in risalto dagli spettacoli stessi.

L’artista di strada ed il musicista, infatti, creano un evento straordinario, eccezionale, in grado di trasformare il luogo nel quale si svolge il loro lavoro nel luogo per eccellenza, lo scenario unico in cui l’idea, trasformata in gesto, suono, narrazione o spettacolo trova la sua ragione di esistere. Ogni performance infatti si integra e prende la forma di quello specifico spazio ed in quel determinato momento. L’artista è in grado di ricevere, dall’interazione con lo spazio e con coloro che lo vivono, l’impulso a creare qualcosa di nuovo, che diventa immediatamente esclusivo come l’ambiente stesso.

Nei luoghi più suggestivi del centro storico, dunque, si dislocheranno musicisti e performers, artisti di strada ed attori.

Avremo Fausto Cerboni attore del Living Theatre con le sue struggenti immagini di “’N borgata”; il mitico duo folk&country The Old Bench (Manola Colangeli e Franco Fosca) ricostituitosi per l’occasione; Iaon Gunn clown australiano famoso per suonare l’ukulele… a testa in giù; Guido Ruvolo ovvero tutte le corde ed i sentimenti del teatro; I Luppoli Volanti e le loro gighe irlandesi; Teatro Schabernack un “Duo Infernale” di comicità; Hal Yamanouchi con la sua profonda ricerca sul movimento e sulla poesia; Coccarina due musicisti speciali, maestri dei fiati, che costruiscono un percorso sul “sentiero del suono” con ocarine, conchiglie, flauti…

Ed ancora Gunte Rieber con i suoi monocicli; Vincenzo Cozzi con una performance di teatro poetico, il celebre duo dei Fratelli Morini che per questa edizione tralasciano il loro cabaret per cimentarsi con le cover degli anni ’60 e ’70… sempre rigorosamente demenziali.

A questi artisti si aggiungeranno buskers, artisti di strada e performers che vorranno partecipare alla “sezione free” per la quale è prevista l’assegnazione del premio “Per le Antiche Strade”.