Testi, saggi, documenti, opuscoli, pamphlet autoprodotti ed altro materiale storico di gruppi di ispirazione anarchica nonché quotidiani, periodici, ritagli stampa.

Dello stesso fondo fanno anche parte testi divulgativi, volumi di storia, geografia, viaggi, biografie, filosofia, psicanalisi, antropologia culturale, mitologie, religioni,  medicina, medicine alternative, meditazione, ma anche testi di letteratura classica, moderna e contemporanea.

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ENNIO MATTIAS

Antifascista anarchico individualista ed ateista, nasce alla fine dell’ 800 ed entra da giovane a far parte del gruppo internazionale anarchico.

Durante il fascismo viene esiliato, si rifugia in Francia dove vivrà fino alla conclusione della II Guerra Mondiale. In questi venti anni di esilio continua con coerenza la sua strada politica dedicandosi alla propaganda ed allo sviluppo dell’ideale anarchico fra le genti ed intervenendo nelle discussioni intellettuali e politiche.

Subito dopo il 1968,  entra in contatto con gli esponenti universitari del nascente Movimento,  che –grazie a lui- possono conoscere ed ascoltare gli ultimi eredi degli anarchici “malatestiani”. Nel 1970, ad 80 anni, accoglie Shri Goparaju Ramachandra Rao, conosciuto come Gora (grande scrittore ateista indiano che ebbe uno scambio difficile, ma molto costruttivo con Gandhi) nella sua prima tappa europea conducendolo a visitare le borgate ed il proletariato romano.

A quelle borgate ed a quel proletariato Mattias dedica gli ultimi pensieri della sua vita frequentando il gruppo “LANTERNA ROSSA” che aveva istituito nel quartiere Quadraro-Cinecittà uno dei primi movimenti politici culturali di aggregazione sorti nella periferia romana.

A “LANTERNA ROSSA” Ennio Mattias dona il suo archivio di testi, pubblicazioni, fotografie, manifesti ed altro sul pensiero e la storia anarchica accumulato nel corso della sua vita, a partire dal primo decennio del secolo scorso. Alla sua morte, i compagni di LANTERNA ROSSA si occupano della cremazione del suo corpo, offrendo all’uomo ateo, simbolo della coerenza politica ed ideologica del passato, l’addio più consono a quella che era stata la sua vita.